PARTE MONTIS
Parte Montis o Montangia è la denominazione medievale di una delle curatorìe o encontrade del Giudicato di Arborea: una sorta di provincia amministrata dal Curator. Si trattava di una subregione costituita da piccoli paesi, le Ville, governate ognuna da un Majore de Villa. Questa antica suddivisione geografica e politica è rimasta per certi versi inalterata per molti secoli e oggi a capo di quei villaggi ci sono i sindaci.
L’ambito territoriale del Parte Montis comprende sei comuni (Mogoro, Masullas, Gonnostramatza, Pompu, Simala e Siris) con una popolazione totale residente di circa 7.200 abitanti, aggiornata a gennaio 2015, su una superficie totale di 110 Kmq.
Il territorio di riferimento, specie negli ultimi anni, si è caratterizzato per un forte dinamismo della progettualità sociale, economica e culturale.
È questo un territorio dove nel complesso buona è la qualità della vita e dove ancora oggi è possibile scorgere un legame tra le attività produttive e la terra e una forte presenza di risorse naturali e culturali.
Il territorio appare infatti ricco di risorse ed ecosistemi naturali e di un notevole patrimonio storico e culturale, in cui va crescendo, anche nelle politiche di sviluppo locale, l’importanza del turismo sostenibile inteso come insieme di attività che rispettano e preservano, nella prospettiva di lunga durata, le risorse naturali e culturali, economiche e sociali. Il tema della sostenibilità nello sviluppo turistico, inteso come strumento per dare avvio a modelli economicamente convenienti e durevoli, eticamente e socialmente equi e rispettosi della comunità locali, registra un incremento di attenzione da parte degli operatori del settore e dei soggetti pubblici. L’evoluzione verso tale forma di turismo, deve passare necessariamente attraverso l’integrazione delle azioni dei soggetti pubblici e privati nonché attraverso l’interconnessione delle iniziative e delle risorse e il sostegno alle realtà più dinamiche.
Il territorio si configura inoltre per la presenza di centri storici con caratteri originali, del patrimonio insediativo con elementi architettonici tipici locali (borghi rurali e abitazioni tipiche, alto grado di conservazione dei centri storici). Il contesto rurale si presenta come un insieme di piccole comunità espressione attuale di culture, tradizioni e ritmi originali.
È questo un territorio dove nel complesso buona è la qualità della vita e dove ancora oggi è possibile scorgere un legame tra le attività produttive e la terra e una forte presenza di risorse naturali e culturali.
Il territorio appare infatti ricco di risorse ed ecosistemi naturali e di un notevole patrimonio storico e culturale, in cui va crescendo, anche nelle politiche di sviluppo locale, l’importanza del turismo sostenibile inteso come insieme di attività che rispettano e preservano, nella prospettiva di lunga durata, le risorse naturali e culturali, economiche e sociali. Il tema della sostenibilità nello sviluppo turistico, inteso come strumento per dare avvio a modelli economicamente convenienti e durevoli, eticamente e socialmente equi e rispettosi della comunità locali, registra un incremento di attenzione da parte degli operatori del settore e dei soggetti pubblici. L’evoluzione verso tale forma di turismo, deve passare necessariamente attraverso l’integrazione delle azioni dei soggetti pubblici e privati nonché attraverso l’interconnessione delle iniziative e delle risorse e il sostegno alle realtà più dinamiche.
Il territorio si configura inoltre per la presenza di centri storici con caratteri originali, del patrimonio insediativo con elementi architettonici tipici locali (borghi rurali e abitazioni tipiche, alto grado di conservazione dei centri storici). Il contesto rurale si presenta come un insieme di piccole comunità espressione attuale di culture, tradizioni e ritmi originali.
